Aprile dolce dormire


… Tanto per proseguire con i proverbi e i detti popolari, in Italia si dice “Aprile dolce dormire” e probabilmente questa atmosfera soporifera ha colpito anche me!!
A parte il mese di Morfeo, Aprile è anche quello della primavera: le colline si riempiono di fiori, l’aria è profumata… le città italiane sono sempre belle, ma forse, se dovessi scegliere un mese ideale per visitarle, forse consiglierei questo!

CULTURA E EVENTI:
FIRENZE: Aprile è anche il mese della Pasqua e Firenze la festeggia con una cerimonia particolare e di alto impatto scenico: lo “Scoppio del Carro” che si svolge in Piazza Duomo alle 11.00 della mattina di Pasqua, quest’anno il 23 Aprile. La festa ha un’origine antica e suggestiva: nasce da Pazzino, giovane rampollo della nobile famiglia de’ Pazzi che, partito per le crociate in Terra Santa, ne tornò portando con sé delle pietre che diceva di aver tolto dal Santo Sepolcro. Nella chiesa dei SS.Apostoli, sfregando quelle pietre, il sacerdote, ormai dal 1500, fa scaturire una scintilla con cui accende il cero pasquale, il quale a sua volta, riscalda dei carboni messi in un apposito “porta fuoco”. I carboni vengono poi consegnati dalle autorità cittadine all’arcivescovo che celebra la messa solenne sull’altar maggiore di S.Maria del Fiore. Al momento del ‘Gloria’ l’arcivescovo accende un razzo nascosto in un contenitore a forma di colomba, che ‘volando’ attraversa tutta la Chiesa e la piazza antistante e dà inizio allo scoppio del “carro del fuoco sacro” o, come viene chiamato normalmente dai fiorentini, del “Brindellone“, un enorme carro allegorico decorato e arricchito di fuochi artificiali, trasportato da buoi di razza chianina da Porta a Prato (dove il Carro ‘riposa’ tutto l’anno dietro un enorme portone) fino alla piazza del Duomo.
Allo scoppio del carro è anche legata una superstizione contadina: se la colomba raggiunge il carro e lo fa scoppiare senza intoppi, gli agricoltori possono aspettarsi un’annata di buoni raccolti; se invece qualcosa non va come dovrebbe, l’auspicio è decisamente infausto. Proprio per ovviare a questo inconveniente, da un po’ di tempo, all’interno del carro è nascosto un Vigile del Fuoco che provvede con un fiammifero a fare quello che non ha fatto l’incauta colomba!
L’ingresso è rigorosamente libero, lo spettacolo molto suggestivo! Per ulteriori informazioni il numero di telefono di riferimento è lo 055-290833 (0039 per chi chiama da fuori Italia); per assistere a una preview dell’evento:
www.youtube.it

ROMA: Di tutt’altro genere le celebrazioni che si svolgono invece il 21 Aprile, quando si celebra il Natale di Roma: la tradizione fa infatti risalire al 21 aprile del 753 a.C. la fondazione della città, quando Romolo tracciò un solco con l’aratro sul Colle Palatino. Legata alla leggenda, viene esposta al pubblico dopo due anni di restauri la Lupa Capitolina, mitica nutrice di Romolo e del suo gemello Remo: è una statua in bronzo, opera degli inizi del V secolo a.C., riferita ad artisti della Magna Grecia, dal XV secolo diventata il simbolo di Roma. La mostra allestita all’interno dei Musei Capitolini, ricostruisce la storia e i significati che l’opera ha assunto nei secoli. Disegni, bozzetti, incisioni e medaglie documentano come è cambiata l’immagine di questa opera nella storia. Per vedere questa ed altre opere dei Musei Capitolini:

Tra gli appuntamenti da non perdere anche i cinque concerti di musica classica organizzati dall’associazione Athena Arte Eventi nei maggiori palazzi storici della città: ogni spettacolo è dedicato ad un secolo, partendo con il ’500; la manifestazione si conclude nella piazza del Campidoglio dove si esibisce l’orchestra giovani del Coro dell’Accademia di Santa Cecilia.

VENEZIA: Nel periodo della Pasqua cattolica, per Venezia invece vi propongo un itinerario diverso, alla scoperta del Ghetto. Qui si possono ammirare le cinque Sinagoghe che dal ’500 al ’600 i diversi gruppi etnici stabilitisi in Laguna nel corso dei secoli hanno costruito, oltre alle vecchie case, i banchi di pegno, i luoghi dove si studiavano le Scritture. Questo quartiere vivace e animato è ancora oggi il centro della comunità ebraica veneziana come lo è stato dal 1516 data da cui la Repubblica decise che gli ebrei dovevano risiedere tutti nella stessa zona, fino al 1797 quando Napoleone lo abolì. Ormai non è più una zona di segregazione coercitiva, ma anzi è il luogo dove si svolgono le attività comunitarie, dove hanno sede il museo, la biblioteca, la Casa di Riposo, il Centro sociale dove si cerca di mantenere e divulgare le tradizioni, la lingua e la cultura ebraica. Il quartiere ha sviluppato sempre più una forte vocazione turistica sia per la bellezza dei monumenti, che per l’interesse che suscitano la storia e la tradizione ebraica; da non sottovalutare anche i tanti ristoranti in cui assaggiare couscous, falafel e altre specialità gastronomiche tipiche.
Maggiori info sul ghetto
Per sapere di più sulle comunità ebraiche in Italia:
www.menorah.it

Commenti (0) | April 1, 2010

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