Pisa


PisaPer gli amanti dell’arte, di quella medievale in particolare, il soggiorno in Toscana non può fare a meno di una tappa a Pisa. Pisa ha avuto in epoca medievale un grande sviluppo economico, e sono rimaste numerose costruzioni, sia in città che nelle zone limitrofe, a testimoniare con la loro bellezza la prosperità vissuta dalla zona. La più nota fra tutte è la maestosa piazza dei Miracoli, con il duomo, il battistero e la torre pendente, capolavori assoluti del romanico toscano.

Repubblica marinara tra le più potenti, dominante nel mar Tirreno fino al 1284 (anno in cui una sconfitta subita dalla flotta presso lo scoglio della Meloria sancì l’egemonia di Genova), Pisa è oggi una tranquilla città universitaria. Il fiume Arno la divide in due settori, Mezzogiorno e Mezzanotte, che si sfidano ogni anno a giugno in una gara in costume sul Ponte di Mezzo, il ponte principale della città.
La parte più famosa di Pisa è senza dubbio la piazza dei Miracoli. La chiamano così perché non sembra possibile che in un unico spazio siano riuniti tanti edifici così belli. Il più noto è la famosa torre pendente, piegata in maniera irreale verso l’esterno della piazza (già dai tempi della costruzione: i lavori furono interrotti più volte per il dissesto del terreno e durarono circa due secoli!). La torre è in realtà il campanile della cattedrale, iniziata già nel 1064 dall’architetto Buscheto e conclusa nel secolo successivo con la facciata di Rainaldo. Davanti alla cattedrale sorge il battistero, di impianto duecentesco ma concluso due secoli dopo, con l’interno ricco di sculture dei più famosi artisti toscani del tempo.
La piazza, per gli uomini che la costruirono, riuniva le tappe fondamentali della vita dell’uomo: il battistero simboleggia la nascita, la cattedrale gli eventi felici, e sul lato nord della piazza sorge il camposanto monumentale, ultimo approdo del corpo dopo la morte. Il camposanto fu arricchito nel tempo da bellissimi affreschi (il più noto: il Trionfo della morte di Buffalmacco, un artista fiorentino del XIV secolo), ma molti di questi sono stati distrutti da un bombardamento durante la seconda guerra mondiale.

La piazza dei Miracoli è il punto di partenza ideale per un percorso suggestivo nell’arte del Medioevo. Sono numerose le chiese di epoca romanica ancora aperte in città, a San Paolo all’Orto, in via Santa Cecilia, in piazza Santa Caterina, fino al gioiello in gotico toscano della chiesa di Santa Maria della Spina, con le sue decorazioni in marmi chiari, rosati, grigi. Fra i musei bisogna segnalare il Museo dell’opera del Duomo e il Museo Nazionale di San Matteo, sul Lungarno Mediceo, con la pittoresca stanza dei crocifissi e la raccolta di statue lignee medievali più ricca d’Europa.

Solo in estate Pisa torna ad assumere il carattere di tranquilla cittadina di provincia che si addice alle sue dimensioni. La vita nel resto dell’anno è influenzata dalle università (ben tre: oltre l’Università degli Studi, nata nel lontano 1343, ci sono due centri di studi superiori, la Scuola Normale Superiore, fondata da Napoleone, dove ha studiato gran parte dell’attuale classe dirigente italiana, e la Scuola Superiore Sant’Anna, più recente, dedicata alle materie applicate). La grande quantità di giovani che occupano la città durante l’anno accademico ne ha plasmato nel tempo la fisionomia. Un esempio è la Piazza dei Cavalieri, una piazza circolare, circoscritta da edifici storici: l’antico Palazzo della Carovana, restaurato nel Cinquecento da Vasari; la Chiesa di Santo Stefano dei Cavalieri, opera anch’essa opera del Vasari; il Palazzo dell’Orologio, ricavato da due antiche torri medievali (una delle quali nota per essere stata il carcere del conte Ugolino della Gherardesca, lasciato morire di fame insieme ai propri figli). Il Palazzo della Carovana ospita oggi la Scuola Normale, e il Palazzo dell’Orologio, unito alla scuola per mezzo di una galleria sotterranea, costituisce l’ala principale della grande biblioteca.

Nel centro della città non mancano gli spazi più popolari. Uno degli angoli più suggestivi è la piazza delle Vettovaglie, con il suo mercato della frutta. A pochi passi da piazza dei Cavalieri e da piazza dei Miracoli, è la zona ideale per chi vuole gustare la cucina rustica toscana, con le sue osterie ed i locali aperti sulla strada che servono piatti tipici a base di pesce, di legumi, di cereali.

Indimenticabili sono anche gli scorci fuori città, in centri abitati piccoli ma già molto importanti in epoca medievale. Ad esempio, San Piero a Grado, antichissimo centro di culto (si narra che vi sia naufragato san Pietro, quando la cittadina sorgeva nell’area di scalo del porto), noto ad oggi per il suo centro di studi applicati ma soprattutto per l’antica chiesa romanica, datata al VII o all’VIII secolo.


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Commenti (0) | January 28, 2010

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