Alla scoperta dell’oro nero della Toscana: il cioccolato


In questo dolce itinerario gastronomico ho pensato di condurvi alla scoperta dell’oro nero dei golosi: il cioccolato alla scoperta di alcuni dei molti laboratori artigianali di cioccolato della Toscana.

Il nostro viaggio comincia a Firenze, a ritroso nel tempo, nel lontano 1872 quando Enrico Rivoire, cioccolatiere della famiglia reale dei Savoia, decise di trasferirsi nella neocapitale d’Italia e qui aprì un negozio sulla prestigiosa piazza della Signoria.
Il Rivoire è tutt’oggi una delle cioccolaterie fiorentine più amate dagli abitanti e dai turisti che qui si concedono una deliziosa sosta, comodamente seduti ad uno dei tavoli davanti alla mole imponente di Palazzo Vecchio e della Loggia dei Lanzi.
Accanto a storiche cioccolaterie come questa il panorama dolciario toscano si è andato arricchendo negli ultimi anni di nuove promettenti realtà, la prima delle quali si incontra costeggiando l’Arno sino ad arrivare a Pisa.

Ed è proprio sulle rive del fiume che attraversa la città offrendo alla vista uno “spettacolo… così gaio, così ridente, che innamora”, già immortalato da Leopardi, che si affaccia da qualche anno una boutique del cioccolato, quello prodotto artigianalmente dall’olandese Paul De Bondt la cui esperienza come chef e pasticcere gli permette di realizzare delle creazioni dolciarie in cui la tradizione si fonde con l’innovazione.
Guardando la vetrina di De Bondt si può essere assaliti da un amletico dilemma: meglio le tavolette di cioccolato, magari aromatiche, speziate o piccanti, o le praline? Basta appena addentarle che croc… la scorza esterna si rompe e si raggiunge il morbido ripieno; e qualunque sia il gusto si tratta sempre di una vera gioia per il palato tant’è che il nome di De Bondt è annoverato tra i migliori 15 cioccolatieri del mondo nella prestigiosa guida The Chocolate Companion di Chantal Coady.
L’eccellenza di un simile prodotto ha dunque varcato i confini nazionali permettendo a questo cioccolato di essere venduto nel mitico negozio Fortnum & Masons di Londra.

Nella vicina città di Pontedera gli fa compagnia un toscano da Oscar; no, non si tratta del Benigni nazionale, bensì del cioccolato Amedei dei fratelli Tesseri cui nel 2008 la Chocolate Academy di Londra ha assegnato per la terza volta l’Oscar per il miglior cioccolato al mondo!
Qual è il segreto di un prodotto di così alta qualità? Forse l’impiego di macchinari antichi, o magari l’attenzione nel seguire le fasi della produzione a partire dalla raccolta delle fave di cacao. Ma in fondo che importanza può avere svelare certi segreti; come dice il piccolo protagonista de La Fabbrica del cioccolato di Willy Wonka, Charlie Bucket: “I dolci non devono avere un senso, per questo sono dolci!”.
Non resta che deliziarsi assaporando una o più specialità Amedei; e ci si può sbizzarrire tra le molte proposte al cioccolato che vanno dalla serie di Toscano (white, black, brown, red e blond) ai Frutti in cui il piacere del cacao si mescola con quello della frutta, passando per i Cru dal gusto deciso e pieno in cui l’olfatto ed il gusto vengono solleticati dai profumi di terre lontane come Ecuador e Madagascar.

Dirigendoci verso la provincia di Pistoia tra le dolci (mai aggettivo fu più appropriato) colline toscane, troviamo un’altra rinomata fabbrica del cioccolato made in Tuscany: è la Molina di Quarrata. I suoi cioccolatini più famosi sono i Cretti che devono il loro nome alle opere dell’artista contemporaneo Alberto Burri cui sono ispirate.
Quella dolciaria del laboratorio artigianale Molina è davvero arte al 100%, e non di sola arte culinaria si tratta. Infatti, visto che anche l’occhio vuole la sua parte, la presentazione di questi piccoli capolavori del gusto è studiata attentamente. Un esempio tra tutti è la confezione dei cretti presentata come un libro in cui da sfogliare c’è solo la carta di questi cioccolatini, ottimi sia nella classica versione al latte che aromatizzati alle spezie mediterranee (salvia, rosmarino, spezie toscane…).

Rimanendo nella provincia pistoiese il nostro chocolate tour prosegue attraversando Monsummano Terme che, famoso centro termale, offre a quanti volessero godere un momento di relax i massaggi ed i trattamenti tradizionali cui ultimamente si sono aggiunte terapie innovative come la cioccolatoterapia. Che il cioccolato fosse buono è risaputo da secoli, ma recenti studi hanno rivelato che fa anche bene all’umore e alla salute ed è un utile ingrediente nei prodotti di bellezza.
A soddisfare la propria voglia di qualcosa di buono ci pensa invece Andrea Slitti, che ha usato la propria vena creativa per dolci creazioni come i piccoli tartufi con ripieno al cognac, i bastoncini di mandorla e riso soffiato ed i famosi cucchiaini di cioccolato fondente che si sciolgono lentamente nel caffè mentre si gira lo zucchero.
Una delle novità di casa Slitti è la mattonella Lattenero, felice connubio di cioccolato fondente e al latte.

E dopo avere assaggiato queste squisitezze al cioccolato sarete d’accordo con me e con lo zingaro Johnny Deep di Chocolat che in una fredda giornata d’inverno il rimedio più ‘buono’ per riscaldarsi è quello di gustare una bella tazza di cioccolata fumante. Per rendere più dolci le vostre vacanze, che siate in vacanza a Siena o a Pisa, vi potranno tornare utili i nostri suggerimenti sui caffé e bar della Toscana.


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Commenti (0) | January 27, 2010

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